Si accomodi, ministro

Quando un Presidente del Consiglio nomina i suoi ministri, lo fa sulla base di un calcolo particolarmente complesso, che coinvolge la fiducia nei confronti di quelle persone, la loro preparazione, la loro esperienza, il peso che hanno avuto nella sua scalata politica fino alla vetta più alta, la necessità di mantenere certi alleati e via…

Sanremo stanchi

Ho visto Sanremo. Pochino, a dirla tutta. Un’oretta ogni serata. Ho ascoltato poco le canzoni, mi sono perso parecchi momenti clou, come si dice, quindi ecco, non sono certo il migliore interprete. Però, e se l’ho notato io, con quel poco d’attenzione che c’ho messo, chissà gli altri, quello che emerge di più, di tutto il…

Interrogazioni

L’incontro tra Renzi e Grillo mi ha riportato la memoria agli anni del liceo. Mi ha ricordato quelli che dicevano che alle interrogazioni l’importante non era tanto sapere le cose, cioè, un po’ sì, ma quello che contava più di tutto, più del saperle bene, le cose, era parlarne parlarne parlarne, senza fermarsi. Perché se…

Astropolitica

Chissà, questi ultimi giorni qui, quanti analisti politici sono finiti ricoverati, in Italia. Poveracci. Sono diventati come quelli che lavorano in borsa. Scrivono in fretta, urlano, si voltano qua e là per vedere cosa succede, gli occhi sgranati, poi passa un comunicato, un’agenzia, e via giù a riscrivere, a rispiegare, a rivedere. In un giorno, 6 o…

Tempismo

Pensa te se adesso Matteo Renzi diventa Presidente del Consiglio, e mentre è lì che fa delle riforme per il bene dell’Italia e s’impegna perché ci sia una svolta, la svolta arriva, da sola, per i fatti suoi, e inizia la ripresa, senza che si capisca bene il perché, così com’è iniziata anche la crisi,…

Scusate il disturbo

Poi magari non se ne fa niente, di questa staffetta tra Letta e Renzi. Però si vede proprio. È come quando ti s’infila una piccola scheggia nel polpastrello. O ti ferisci con un foglio di carta affilato e ti resta quel taglietto. Non ci fai quasi caso, te li dimentichi anche. Solo che quando pieghi…

L’utilità di Brunetta

Da un po’ di tempo a questa parte ho notato che ogni volta che leggo la posizione dell’ex ministro Renato Brunetta in merito a qualcosa, io la penso al contrario. Allora, adesso, se c’è una questione su cui sono poco informato, prendo e vado a leggermi cosa ne ha detto Brunetta. Così poi penso il…

Il bonus libri: dal trailer al film

Fatta qualche eccezione, i film, se uno si fida dei trailer, son tutti belli. Guardi il trailer, dici “oh che attori”, dici “oh che musiche”, dici “oh che effetti”, ti convince, vai al cinema, il film fa schifo. Per la politica, in Italia, funziona più o meno allo stesso modo. Vedi le proposte di legge,…

Fubalino

Avevo un coinquilino di Cremona che quando doveva dire calcio balilla non diceva calcio balilla, diceva fubalino. Io, che lo chiamavo biliardino, quando sentivo dire fubalino mi scappava sempre da ridere, perché era una parola buffa. Poi pensavo anche che era strano, quel mio coinquilino, a chiamarlo così, il biliardino. Invece, ripensandoci bene, fra lui,…

Wolfgang bucato

Era da un po’ che non leggevo un libro tutto d’un fiato. Adesso mi è successo con questo romanzo di Paolo Nori che s’intitola Grandi ustionati. Ora non c’entra niente, però poi, non dovevo nemmeno leggerlo questi giorni, questo libro, perché due settimane fa ero passato nella libreria di un’amica, le avevo chiesto Ce l’hai…

Il pelo rosso

Non so se sapete che ho la barba. Una folta, avvolgente barba. Non che sia un hipster (dio mi scampi): la porto per convinzione, non per moda. Ci ho fatto anche l’iconcina del blog, e infatti poi mi hanno detto “Perché hai messo un gatto come logo?”. Un gatto con un solo grande occhio. Che…

Un witz

Visto che giorno è oggi, e visto che ho appena avuto il piacere di leggere un libro di Moni Ovadia intitolato “L’ebreo che ride”, ecco un witz, una storiella ebraica (o un motto di spirito, se siete freudiani), tratto proprio da quel volume, che ovviamente vi consiglio: 1934. Il nazismo è già saldamente al potere…

35%

Il premio di maggioranza, soprattutto in questa nuova versione che sta girando, si potrebbe applicarlo anche ad altre situazioni. Tipo quando si va a fare benzina: – Buongiorno, mi riempie il 35% del serbatoio? – Va bene, le faccio un po’ più di metà pieno. – Grazie. Oppure dal fornaio: – Buongiono, mi dà il…

Il tatuaggio perfetto

Ogni epoca è attraversata da interrogativi, da quesiti fondanti. Questo nostro tempo è dominato da una domanda, più di ogni altra: che tatuaggio mi faccio? Viviamo anni in cui i migliori parametri per dividere la popolazione in classi sociali sono il tipo e la posizione dei tatuaggi: i Tribali del polpaccio, gl’Intrecci arabeggianti della caviglia,…

La leggenda del pulsantone

Non c’è, ma sarebbe bello che ci fosse, una leggenda orientale secondo la quale, da qualche parte sulla Terra, c’è un pulsante per spegnerla. Non si sa esattamente dov’è. Forse è sepolto tra i ghiacci del Polo Nord, il che sarebbe anche logico, perché se uno vuole mettere un pulsante a un pianeta lo mette…

Ho scritto T1 AM0 sul silicio

Oggi, 10.01, alle 10.10, è uscito il mio primo e-book. S’intitola “Microracconti digitali”, con lo zero al posto delle o e l’uno al posto delle i, che lì per lì sembra una cosa da bimbominkia, ma non lo è. Non lo è perché (quasi) tutto il libro è fatto di zero e uno. E nonostante…

Chi scrive un post il primo dell’anno eccetera

In base alle categorie del divertentismo è stato un ultimo dell’anno piuttosto fuori dagli schemi, sottotono. Niente fiumi alcolici, niente danze scatenate, niente rientri a giorno fatto. Il primo dell’anno è stato anch’esso piuttosto fuori norma. Sveglia a orari decenti, niente mal di testa, un inaspettato entusiasmo. Poi buon cibo e buon bere con amici,…

Contratto con gli italiani

Tra Mix, tenutario di questo blog, e i cittadini italiani si conviene e si stipula quanto segue. Mix si impegna a realizzare nell’anno 2014 i seguenti obiettivi: Leggere di più Scrivere meglio e di più Andare a correre Nel caso che al termine del 2014 almeno 2 su 3 di questi traguardi non fossero stati…

Dopo Natale

Lo sapete già tutti, immagino, che Natale non è sempre stato Natale. Prima di essere Natale, nel senso di Gesù bambino, Natale si chiamava Dies Natalis Solis Invicti, nel senso del Sole, ed era una festa legata ai cicli naturali e al solstizio d’inverno. Una volta eravamo molto più contadini di oggi, e più che…