Rivoluzionet!

La protesta dei Forconi dimostra quanto sia ancora ampio in Italia il digital divide. Altrimenti non c’è spiegazione. Noi in Italia ci piace parecchio gridare alla rivoluzione, poi però di farla, insomma. Grillo, per dire, a forza di invocare la rivoluzione ha mandato i suoi in Parlamento, che non è esattamente l’esito che uno si…

La lotteria delle primarie

La sensazione, secondo me, quando uno esce dal seggio delle primarie, è un po’ quella di quando si esce dal tabaccaio, dopo aver giocato al Superenalotto. Hai compilato la scheda, gli hai lasciato un paio d’euro, e speri in una svolta. Lo sai bene che non sarai tu, a svoltare, ma quello che farà 6,…

L’inutilità delle primarie

Io, questa mania che ultimamente ha la politica di consultare i cittadini quando c’è da fare delle scelte che potrebbe benissimo fare da sé, salvo poi far finta che non esistiamo quando c’è davvero da prendere decisioni importanti, mi pare una mezza presa in giro. Prendiamo le primarie. Prendiamole del Partito Democratico, per comodità, già…

Bestiario contemporaneo #3

Veterocomunista (homo ruber) Sottospecie politico-ideologica dell’homo sapiens, è ormai assodato che sia in via d’estinzione. Nonostante il suo ambiente d’origine fosse quello rigido della steppa sovietica, nella seconda metà del XX secolo si è diffuso anche in climi temperati, riuscendo ad ambientarsi addirittura nell’isola di Cuba (homo ruber castrista). Preoccupati da tale proliferazione, gli Stati…

Zalonewski

Allora ieri sera ho preso e sono andato al cinema. C’è un multisala, qui, dove il mercoledì si paga meno. Sono andato e ho fatto il biglietto per il film di Checco Zalone. Ormai, mi sono detto, è alla seconda se non terza settimana, di folla non ce ne sarà. Al cinema io e le…

Achille e l’autovelox

Un mobile più lento non può essere raggiunto da uno più rapido; giacché quello che segue deve arrivare al punto che occupava quello che è seguìto e dove questo non è più (quando il secondo arriva); in tal modo il primo conserva sempre un vantaggio sul secondo. (Wikipedia che cita il Dizionario di scienze filosofiche…

Bestiario contemporaneo #2

Gattyno (felis digitalis) Questo quadrupede gattiforme composto unicamente di pixel popola il cyberspazio, habitat all’interno del quale si è ricavato una nicchia ecologica particolarmente adatta alla sua proliferazione: i social network. Dominatore assoluto della scena digitale, ha scalato la catena alimentare del web fino a diventare un meme. Si nutre della cosiddetta puccyness, una forma…

Nomi divini

Mi arriva un mail intitolata “Cristiano, quest’anno il Natale va di moda”. Me la manda una nota società che fa da mediatrice per i pagamenti in rete per spingermi – credo – a fare dei pagamenti in rete. Allora mi chiedo se per caso inviino anche – non a me, ovviamente – delle mail intitolate…

Fascicoli

C’è un momento dell’anno, all’incirca tra la fine di agosto e la metà di settembre, in cui certe fantomatiche case editrici dai nomi inquietanti, che spesso nascondono grandi gruppi editoriali, o anche grandi associazioni criminali (che poi sono la stessa cosa), ci ricordano che la bella stagione presto cederà all’autunno, e in men che non…

Bestiario contemporaneo #1

Tetraidrocannabinario (homo cannivorus) Detto volgarmente fumatore di droga, il Tetraidrocannabinario (da qui, THC-user) è un antropoide capace di metamorfosi: può infatti, dalla sua forma originaria di homo sapiens, regredire a quella mimetica, celando temporaneamente le facoltà di raziocinio. Tale processo, detto di sballo, è innescato dall’uso voluttuario e ricreativo dei derivati della cannabis. Lo stato…

Come ammazzare qualcuno coi social network

Facciamo finta che ci sia qualcuno che proprio odiamo. E che siamo in tanti, a odiarlo. Una persona che deve aver compiuto delle vere e proprie nefandezze, se si fa odiare così tanto da così tanti. Per non lasciare tutto campato in aria e dare un po’ di concretezza al discorso chiameremo questa persona Itler.…

Datageist

L’informazione è potere. Negli anni 80 i giornali lo scrivevano un giorno sì e uno no. Negli anni 90 cinque volte a settimana. Adesso invece scrivono quasi sempre “Ve l’avevamo detto o no, negli anni 80 e 90, che l’informazione è potere?”, bullandosi per l’unica previsione che hanno azzeccato dal dopoguerra. Quando abbiamo scoperto che…

Cose che restano da dire sul femminicidio

Mettiamo da parte il fatto che in Italia le cose si fanno solo quando c’è una sorta di emergenza, nel senso proprio dell’emergere. E mettiamo anche da parte il fatto che quasi sempre quest’emergenza è fasulla, statisticamente parlando, e si tratta di un’emergenza in senso mediatico, perché i numeri danno prova del problema da chissà…

Accatto al potere

Non so se l’avete sentito dire, però c’è la crisi. Il che significa che fra precariato, disoccupazione, pressione fiscale e tutto il resto, siamo tutti piuttosto al verde. Chi era povero lo è ancora di più, chi non lo era lo sta diventando e chi era mezzo ricco rischia di guarire dalla schizofrenia. I ricchi,…

Salvataggi

Dev’esserci stato un periodo in cui Word non aveva la funzione di salvataggio automatico. Non so esattamente quando sia stata introdotta, ma all’inizio dubito l’avesse. (E anche se l’aveva, non è che siamo qui a fare del giornalismo d’inchiesta) D’altronde, cosa se ne sarebbe dovuta fare la gente, del salvataggio automatico? C’era già lì il…

Che peccati

Se alle religioni togliamo la parte metafisica (quella fumosa, che se non ci credete tanto vale cambiare fede) e la parte rituale (quella noiosa, che se non partecipate poi le poche volte che lo fate vi guardano male), quel che resta, più o meno, è un sistema normativo. Tipo i dieci comandamenti. Tradotto: regole. Se…

Berlusconio

In natura esiste un – si fa per dire – processo in base al quale certi atomi, che hanno problemi di – si fa per dire – stabilità interna, tendono a raggiungere spontaneamente la stabilità emettendo delle particelle. Questo processo si chiama – si fa per dire – decadimento. Un tipo particolare di decadimento è…

Ma dove vanno i moderati

L’Universo non ha un centro. Se lo avesse, il sabato sera vedremmo sfilare una moltitudine di astronavi in quella direzione. Ci sarebbero ingorghi e clacson che sbraitano. E le vedremmo anche tornare indietro, le astronavi, più diluite, fino all’alba della domenica mattina. Qualcuna, ahimè, non tornerà: le famosi stragi astronautiche del sabato sera. La politica…