Tetraidrocannabinario (homo cannivorus)
Detto volgarmente fumatore di droga, il Tetraidrocannabinario (da qui, THC-user) è un antropoide capace di metamorfosi: può infatti, dalla sua forma originaria di homo sapiens, regredire a quella mimetica, celando temporaneamente le facoltà di raziocinio. Tale processo, detto di sballo, è innescato dall’uso voluttuario e ricreativo dei derivati della cannabis. Lo stato d’idiozia indotta è chiamato fattanza ed è caratterizzato da rossore oculare, accessi di riso compulsivo, menefreghismo esistenziale, fame atavica. Quest’ultima determina la dieta tipica del THC-user, che è quasi sempre composta dai cosiddetti cibi a portata di mano, ovvero junk food a centimetro zero. Il suo nemico naturale è lo Sbirro (homo legalis), mentre l’alleato classico è lo Spacciatore (homo malavitosus minoris). La riproduzione avviene comunemente all’interno dei centri sociali, nel periodo del raccolto, e nelle facoltà di Lettere per il resto dell’anno. I capibranco sono ben riconoscibili per la loro singolare chioma a grandi trecce e per le numerose amicizie ad Amsterdam. Nonostante sia opinione ampiamente diffusa, il Tetraidrocannabinario difficilmente si evolve nel Pippopotamo (homo sniffator).
Menchia pottana eva! Leggo solo ora questo pezza di rara bellezza ed efficacia, da parte di buona parte ( non Napoleone) dell’umanità…. Grazie
Stai scavando negli archivi 😀