Promemoria
Mi devo ricordare, quando conto fino a dieci, il sei.
umorismo, satira e poco altro
Mi devo ricordare, quando conto fino a dieci, il sei.
C’è pieno di corsi di scrittura in giro. E bisogna stare molto attenti, altrimenti ci si ritrova iscritti. Un po’ com’era una volta con le enciclopedie porta a porta: DRIIIIINNNH – Buongiorno, interessa un’enciclopedia medica in 3 volumi? – No grazie. e dopo un mese ti arrivavano a casa il primo di 24 volumi di…
C’è la crisi. Non so se l’avete saputo. Per le vacanze perciò ci si arrangia. Di nuovo. Mentre si riflette sulla fortuna che ha Maometto, sempre che gli piaccia la montagna, si cercano soluzioni a basso costo. Low-cost, nel nuovo italiano ufficiale. Di vacanze adatte anche alle tasche dei marsupiali se ne trovano parecchie, di…
Questa cosa che una nazione di gente inquadrata, organizzata, seria, precisa e con la passione per le salsicce primeggi in diversi settori è una vera follia. Se continuiamo così, il talento a briglie sciolte, il caos e l’improvvisazione dovranno cedere il passo alla disciplina, alla coordinazione, allo sforzo comune. Saremo costretti a rinunciare al colpo…
Una telefonata allunga la vita, diceva quella pubblicità della Sip con Massimo Lopez. A Gaza la adorerebbero. Lì, infatti, al di là dell’operatore mobile che uno ha, c’è questo servizio telefonico utilissimo che in pratica ti avverte se stanno per bombardarti casa. Non so esattamente come funzioni, se ci sia una voce registrata o un…
C’è che ieri sera, alla fine, mi sono ritrovato davanti Brasile-Germania, in TV. E mentre la guardavo, e succedeva quel che succedeva, a un certo punto hanno iniziato a piovere da ogni parte statistiche, del tipo “il peggior risultato dal”, “il maggior numero di gol in”, “il miglior marcatore dei”, e in un certo senso…
Oggi come oggi la scienza e la tecnologia ci offrono sufficienti strumenti – vaccini, antivirus, paranoia – per difenderci. Allora però, nel 1917, il mondo stava giusto iniziando a capire cosa significasse “mondiale”. Edward P. Mathison era un ragazzotto dell’Illinois che a stento aveva capito come diavolo era finito in Francia, e a farci cosa. In…
Di una guerra ogni tanto si sente proprio il bisogno. Tale impellente necessità è testimoniata dalla quantità e dalla frequenza dei conflitti che si sono succeduti nella storia. Tutti ugualmente utili. La guerra è un po’ come il tasto reset del computer. Il sistema è impallato, i programmi non rispondono, le finestre lasciano strisciate su…
In ordine sparso. Gli arbitri, che dopo microfono e cuffiette ora hanno anche la bomboletta spray, in un percorso che li sta trasformando negli unici veri perfomer degli incontri calcistici. Buffon, che credo sia lì da quando ha lasciato Zoff. O no? Gli stadi, che ci hanno speso tanto, non li hanno finiti, li hanno…
Dubito che il tizio del Conad, quello della pubblicità, nonostante sembri costantemente afflitto da questioni metafisiche, abbia mai svegliato sua moglie in piena notte dicendole: – C’è un problema. – Fra di noi? – No, fra quelli che credono ai dischi volanti. Il problema però esiste. Ed è di definizione. L’acronimo UFO sta per Unidentified…
Poesia e calcio sono cose talmente lontane che per calcolarne la distanza conviene usare, come unità di misura, l’anno luce. Tra La Pentecoste di Alessandro Manzoni e Buffon, per dire, ci sono circa 23mila anni luce (poco più di 2*10-alla-17 kilometri). E La Pentecoste non è certo la cosa migliore che abbia prodotto, Manzoni. Ogni…
Iniziando a leggere Flatlandia – Racconto fantastico a più dimensioni, di Edwin Abbott, la prima cosa che ho notato è che il nome completo dell’autore è Edwin Abbott Abbott. Abbott al quadrato, in pratica. Il che, trattandosi di un libro che ha a che fare con piani, dimensioni e geometrie, mi pare una buona garanzia.…
La tecnologia avanzata è indistinguibile dalla magia, diceva Arthur C. Clarke, uno che col futuro ci lavorava. Non a caso ci portiamo tutti appresso quegli amuleti chiamati smartphone che ci proteggono da mali di varia origine (asocialità, ignoranza, perdita dell’orientamento) e dalla maledizione di dover dar retta a persone non gradite mentre siamo a spasso.…
Ora, non che mi ricordi i dettagli, però è successo che stanotte mi sono svegliato con un’immagine in testa, che era l’ultima di un sogno, che quindi finiva così, il resto non lo ricordo, con quell’immagine, e l’immagine era un foglietto di carta, strappato via da un foglio più grande, senza tanto criterio o precisione,…
Sarà che io e il caldo, insomma. Così, prima, mentre mi apprestavo a iniziare a sudare per il resto della giornata, e spinto forse dalla carenza di sali minerali, mi è successo di pensare al comunismo. Che – ricordiamolo – è morto. E ho pensato che (ormai si può dire, sono passati 25 anni dalla…
Ho mandato un curriculum per una roba che non so fare. Nella mail c’ho scritto che in effetti no, quella roba lì non la so fare. Mi hanno risposto che, eh, ci sono dei candidati che quella roba lì la sanno fare, quindi niente, gli dispiace.
Gli uomini delle caverne, che si chiamano così perché vivevano nelle caverne, come se tra qualche migliaio di anni ci chiamassero gli uomini degli appartamenti, o delle roulotte, se siete quel tipo di americani, erano costretti anche loro, ogni tanto, a partecipare alle riunioni di condominio. Queste riunioni, che all’epoca venivano chiamate riunioni di caverna,…
Avete presente quelle vecchie storie di fantascienza in cui gli extraterrestri – spesso brutti, oltre che cattivi – arrivano sulla Terra per conquistarla? E gli alieni hanno dei poteri e riescono a controllare le menti umane? E che a volte questi poteri emanano dalle loro antenne di insettiformi? Invece altre volte scaturiscono dalla loro…
Il Primo mondo, l’Occidente, o come altro volete chiamarlo, ha così a lungo depredato le risorse, sfruttato le popolazioni, influenzato la politica di tutti quei paesi da cui provengono i grandi flussi migratori attuali, che se questi popoli si coalizzassero e muovessero verso di noi con l’obiettivo di sterminarci, gli darei ragione.
Chiunque abbia avuto a che fare con una platea lo sa. C’è pubblico e pubblico. Può essere un concerto, una lettura, uno spettacolo teatrale. C’è pubblico e pubblico. A volte bastano due note, una frase, un battuta, e lo conquistate. Altre volte non vi bastano tutti i virtuosismi di cui siete capaci. A un certo…