Eravamo scimmie. La cosa non dovrebbe turbarvi, se non siete tra quelli che credono che il mondo sia stato creato più o meno quattromila anni fa, così com’è, con già i parchimetri e i coloranti sintetici. Saremmo scimmie anche adesso, se non avessimo deciso di cambiarci nome nei libri. Homo, ci siamo chiamati.
Però eravamo scimmie. E stavamo sugli alberi. Ci trovavamo bene, eravamo fatti apposta per stare lassù, saltare da un ramo all’altro, fare le capriole, piedi e mani molto simili, per aggrapparci ovunque e comunque. Poi un giorno una scimmia è scesa a terra, senza immaginare che quel salto sarebbe stato evolutivo. Ci fosse stata una giuria di genetisti o biologi, sarebbero fioccati i 10.
Inventassero la macchina del tempo, gli anni di Hitler e di Gesù sarebbero affollati da persone cronotraslate.
Hitler passerebbe la maggior parte del tempo a schivare pallottole, coltelli, frecce, esplosivi di vario genere, circondato da gente che vuole riscrivere la storia o comunque cancellare il giorno della memoria, uccidendolo.
Gesù avrebbe così tanto pubblico ad ascoltarlo, durante i suo discorsi, che probabilmente deciderebbe di sfruttare la cosa per fondare una religione e inaugurare un nuovo paradosso.
Potessi viaggiare nel tempo, io tornerei indietro fino a un attimo prima del salto. Il salto della scimmia dall’albero. La guarderei dal basso, e le direi di lasciar stare, di aspettare ancora un attimo, 4 o 5 milioni di anni, perché non siamo mica pronti. Io lo so, perché ho visto il futuro.
Avendo lo stato mentale simile al WHEMT… io alla scimmia non direi di aspettare ancora un attimo, ma gli proporrei di leggere “Il barone rampante” 😉
PS
Please, scrivi qualcosa sul nuovo paradosso…
Grazie per avermi fatto conoscere lo VHEMT! 🙂
Prego, ma probabilmente appartenevi a questo movimento senza saperlo…