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Tornare indietro

2001 A SPACE ODYSSEY

Eravamo scimmie. La cosa non dovrebbe turbarvi, se non siete tra quelli che credono che il mondo sia stato creato più o meno quattromila anni fa, così com’è, con già i parchimetri e i coloranti sintetici. Saremmo scimmie anche adesso, se non avessimo deciso di cambiarci nome nei libri. Homo, ci siamo chiamati.

Però eravamo scimmie. E stavamo sugli alberi. Ci trovavamo bene, eravamo fatti apposta per stare lassù, saltare da un ramo all’altro, fare le capriole, piedi e mani molto simili, per aggrapparci ovunque e comunque. Poi un giorno una scimmia è scesa a terra, senza immaginare che quel salto sarebbe stato evolutivo. Ci fosse stata una giuria di genetisti o biologi, sarebbero fioccati i 10.

Inventassero la macchina del tempo, gli anni di Hitler e di Gesù sarebbero affollati da persone cronotraslate.

Hitler passerebbe la maggior parte del tempo a schivare pallottole, coltelli, frecce, esplosivi di vario genere, circondato da gente che vuole riscrivere la storia o comunque cancellare il giorno della memoria, uccidendolo.

Gesù avrebbe così tanto pubblico ad ascoltarlo, durante i suo discorsi, che probabilmente deciderebbe di sfruttare la cosa per fondare una religione e inaugurare un nuovo paradosso.

Potessi viaggiare nel tempo, io tornerei indietro fino a un attimo prima del salto. Il salto della scimmia dall’albero. La guarderei dal basso, e le direi di lasciar stare, di aspettare ancora un attimo, 4 o 5 milioni di anni, perché non siamo mica pronti. Io lo so, perché ho visto il futuro.

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3 commenti

  1. Avendo lo stato mentale simile al WHEMT… io alla scimmia non direi di aspettare ancora un attimo, ma gli proporrei di leggere “Il barone rampante” 😉

    PS
    Please, scrivi qualcosa sul nuovo paradosso…

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