Pensieri da chissà dove

Non so come si formino i pensieri, esattamente. O da dove vengano. Di solito c’è una voce nella mia testa che dice delle cose, ma non si capisce mai bene se sono io che le pronuncio in silenzio oppure faccio solo da ascoltatore, dette da chissà chi o cosa. Quasi sempre queste parole hanno a…

Luoghi comuni: un piccolo aggiornamento

Un luogo comune è un’affermazione comunemente accettata, una frase fatta che ci finisce in bocca già pronta per l’uso e che abbiamo tratto da un repertorio polveroso di opinioni reiterate e abusate, senza più alcun nesso con la realtà, diffuse da un individuo all’altro senza interferenze critiche come una specie di balbettio sociale. Un luogo…

Deregolamentazione

C’è stato un periodo, secondo me, in cui conoscevo le regole dell’italiano, e scrivevo cercando di rispettarle. È da un po’, invece, che è come se me le stessi scordando, è come se le stessi mettendo da parte. O meglio, uso quelle che mi servono, come fa qualunque artigiano coi suoi strumenti. Se non sono…

Importantissima

«La verità» ha detto la signora Ross «dal momento che me la impongono, non m’interessa». Sono rimasto tutto il pomeriggio colpito da quest’aforisma pensando che avrebbe segnato un nuovo periodo della mia esistenza. A sera, accanto al focolare, ho pregato la signora Ross di spiegarmi meglio la sua frase, per me importantissima. Non se la…

Puntini

Poco fa, mentre scrivevo delle cose al computer, ho visto una macchia sul monitor. Era in basso, vicino al bordo, e risaltava spocchiosa sul fogliesco bianco di fondo. Ho provato a toglierla passandoci sopra il dito, ma niente, è rimasta lì. Allora ho usato l’unghia: stesso risultato. Così mi sono attrezzato a dovere e ho…

La fine di ogni marketing

Cari amici del marketing, cari amici che per lavoro cercate (più o meno alla lontana) di far comprare alle persone dei prodotti o dei servizi: licenziatevi. Oppure chiudete la vostra ditta. Dite addio al vostro capo, ai vostri dipendenti, al Mac, alla scrivania Ikea, al tavolo in vetro e acciaio della sala riunioni, ai post-it,…

Come a Saigon

Spalanco la porta del bar e il tugurio s’inonda della luce delle 11.29 del mattino. Ne esce un odore di stantio, alcol e tabacco di pessima qualità, con una punta sul finale di gratta e vinci grattati. S’intravede appena, con una mano a proteggersi gli occhi sedimentati nella quasi oscurità, un’umanità di perdenti. Qualcuno dal…

Retta parola

Anch’io, come quasi tutti, ho avuto il mio periodo buddista. No, non mi sono tagliato i capelli e non mi sono vestito d’arancione. E soprattutto non sono diventato vegetariano. Semplicemente, certe letture (Kerouac soprattutto) e certe visioni (Nirvana di Salvatores, filmone) mi accesero la curiosità nei confronti di questa religione, o, come si preferisce dire…

La bataglia contro la coglionaggine

Raffaello Baldini, ne La fondazione, che è un monologo teatrale, a un certo punto scrive una cosa che secondo me è molto adatta a questi tempi qui che viviamo: e qui bisognerebbe fare un altro discorso, sopra la coglionaggine, perchè uno magari dà del coglione agli altri, fa dell’ironia, e invece, ecco, no, ci sarebbe…

URP

Ieri mattina, per sbrigare delle pratiche, sono stato in un Ufficio per le relazioni col pubblico, che però è meglio chiamare URP, sennò al banco informazioni, quando chiedete dov’è l’Ufficio relazioni col pubblico, vi guardano un po’ strano, ci pensano su un attimo e poi dicono “Ah, l’URP!” (mi raccomando, dite urp, così com’è scritto,…

L’Almanacco con dentro la littorina

Qualche giorno fa è uscito un libro che s’intitola “Almanacco 2017 – Mappe del tempo. Memoria, archivi e futuro”. È uscito all’interno di una collana a cui sono sempre stato molto affezionato, la Compagnia Extra, dell’editore Quodlibet di Macerata. All’interno di questo libro ci sono testi di Learco Pignagnoli, Gianni Celati, Daniele Zinni, Patrizia Barchi,…

Qualcosa di molto di più

Una cosa, al di là di ogni altra, mi ha stupito de Il naso della Sfinge: quanto sia qualcosa di molto di più di quanto mi aspettassi. Capiamoci, non è che non avessi piena fiducia in Roberto Radimir. Ci avevo collaborato per anni, e conoscevo bene le sue capacità. Sapevo già che non mi avrebbe…

Dieci anni senza

Oggi, di dieci anni fa, se ne andava Kurt Vonnegut. Se dovessi descrivere l’impatto che i suoi scritti hanno avuto su di me, probabilmente utilizzerei il termine “cosmologico”. In un suo libro intitolato Un uomo senza patria (A Man without a Country), a un certo punto dice così: Far ridere la gente è una cosa…

24 marzo

Oggi, 24 marzo, ricorre l’anniversario dell’eccidio di Braccano, strage nazifascista avvenuta alle pendici del monte San Vicino. Persero la vita: Don Enrico Pocognoni, Demade Lucernoni, Ivano Marinucci, Raghè Mohamed, Temistocle Sabbatini e Nur Thur. Qualche anno fa, per un ebook intitolato Schegge di liberazione, scrissi questo breve racconto, un dialogo immaginario ispirato a quei tragici fatti.…

Una poesia elettrodomestica

In occasione della giornata mondiale della poesia, pubblico volentieri un breve componimento del poeta elettrodomestico Tullio Mancetta, che è stato ospite della quarta puntata de L’analfabeta funzionante (qui trovate il podcast, l’intervista è al minuto 37 circa). Questi versi in particolare sono tratti dalla sua raccolta “La bolletta salata”: La tastiera del telefono S’è rotto il…

Controcorrente

Di recente mi è successo di leggere un libro di Amedeo Balbi intitolato Dove sono tutti quanti?, nelle cui pagine si racconta e si spiega la ricerca della vita al di fuori del nostro pianeta. Saggiamente, prima di dirci cosa potrebbe esserci là fuori (e dove, nel caso), Balbi ci dice cosa c’è qui, intanto,…

Il naso della Sfinge

Quello che succede oggi è il risultato della somma di alcuni atti coraggiosi (o di una totale mancanza di senno). Il primo è quello dello scrittore, Roberto Radimir. Scrivere, se non lo si fa solo per il cassetto della propria scrivania, è sempre un atto di coraggio. Se si è al primo romanzo, lo è…

Stravaganze

Sono successe delle cose, ultimamente. Una delle cose che mi sono successe – anche se ufficialmente accadrà fra alcuni giorni – è che sono diventato un direttore di collana. Tolte le battute riguardanti gioielli e bigiotteria, resta questa definizione un po’ altisonante, che nella pratica vera e propria vuol dire semplicemente curatore di una serie di libri (molto meglio…