Un luogo comune è un’affermazione comunemente accettata, una frase fatta che ci finisce in bocca già pronta per l’uso e che abbiamo tratto da un repertorio polveroso di opinioni reiterate e abusate, senza più alcun nesso con la realtà, diffuse da un individuo all’altro senza interferenze critiche come una specie di balbettio sociale. Un luogo comune è quello che diciamo quando ci sarebbero mille cose da dire, precisare, approfondire, analizzare e controbattere, ma non ne abbiamo voglia, perché abbiamo fretta, perché il nostro interlocutore non merita tale sforzo, perché a furia di usare i luoghi comuni pensiamo anche per luoghi comuni, e allora è proprio l’unica cosa che sappiamo dire, e ce la caviamo così, nel peggiore dei modi, con uno stereotipo.
Per citarne alcuni: non ci sono più le mezze stagioni, si stava meglio quando si stava peggio, i giovani non hanno più voglia di fare niente, non è tanto il caldo quanto l’umidità. Ma la lista dei luoghi comuni potrebbe continuare per un bel po’.
Questa lista però va ora aggiornata. Alla luce di quanto successo in Italia negli ultimi mesi, infatti, credo sia giusto innalzare (anzi, abbassare) a luogo comune un’affermazione che abbiamo detto e sentito dire chissà quante volte, e che ha circolato a lungo e ovunque sotto le mentite spoglie di verità autoevidente.
Diamo quindi il benvenuto nella famiglia dei luoghi comuni a: “la sanità lombarda è la migliore d’Italia”.