Io devo dire prima non mi succedeva.
Poi però ho iniziato a fare un po’ il revisore di testi, il correttore di bozze, quelle cose lì, e ho cominciato a tenerci.
Quindi adesso, quando leggo un libro e ci trovo dei refusi, me li annoto. A fine lettura prendo e scrivo alla casa editrice: a pagina tot riga tot c’è questo refuso. È una specie di mania.
Qualche volta sono giusto un paio, i refusi. Sono quelli fisiologici. Quando non li trovo sospetto di me, che non li ho trovati, o del libro, che è inquietante che non li abbia.
Altre volte sono parecchi, oltre la soglia naturale che qualsiasi lettore accetterebbe. Credo c’entri il fatto che i correttori di bozze stiano andando piano piano scomparendo. (ah, comunque, nel caso ve ne serva uno, fate un fischio, che c’ho ancora l’occhio buono)
Io, se lavorassi in una redazione, e arrivasse una mail come la mia, sarei grato a chi l’ha scritta. Anche se conoscessi già quei refusi. Anche se fosse la decima mail che me li segnala. Risponderei grazie.
Invece, oh, non risponde quasi mai nessuno.
Mi sembrava di aver visto un refuso!
“… scomparendo. (ah, comunque, nel caso ve ne serva uno … “Dopo il punto non ci va la lettera maiuscola? 😀
Suggerirei di mettere il punto dopo e non prima della parentesi.
Non leggo ancora un GRAZIE! da parte dello scrittore/editore 🙁
Poi un giorno discuteremo di norme editoriali, deviazioni dalle stesse, violazioni a scopo espressività e commentatori rompiscatole. GRAZIE comunque.