Poi io a un certo punto sono entrato al bar, per prendere un caffè, c’era un signore, poggiato al bancone, che spiegava al barista che quello di Ramazzotti, il cantante, era un nome d’arte. Cioè lui si chiamava sì forse Eros, non ne era sicuro, ma non Ramazzotti di cognome, e aveva deciso di chiamarsi Ramazzotti, nella sua carriera, in onore dell’amaro.
Il che, a pensarci, la sua logica ce l’ha, come discorso.