Brittany Maynard ha scelto di porre fine alla propria vita qualche mese prima che lo facesse la natura con una malattia.
Non mi stupisce che uno che fa il presidente della pontificia accademia per la Vita non sia per niente entusiasta di una decisione del genere. Lui avrebbe preferito che la morte la cogliesse in forma di bozzolo incapace di intendere e di volere ripieno di antidolorifici collegato a macchinari di vario tipo e circondato da persone traumatizzate dalla situazione.
I disegni divini, si dice, sono imperscrutabili. Quelli umani invece, quando sono una cazzata si capisce al volo.
bisogna soffrire, altrimenti come farebbero a vendere la loro ipocrita compassione?
Secondo me per vendere ci sono anche modi migliori. Poi, certo, dipende dall’ufficio marketing.
stiam sempre parlando di personaggi che dichiararono: “la morte cerebrale non può sancire più la fine di una vita e va rivista in nome delle nuove ricerche scientifiche”
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/vaticano-morte-celebrale/vaticano-morte-celebrale/vaticano-morte-celebrale.html
Morte cerebrale che, oltretutto, affligge chi fa questo genere di dichiarazioni.
Il problema dell’eutanasia è trovare testimonial credibili
Lo stesso problema che ha la vita dopo la morte.