L’altro giorno, mentre buttavo delle bucce di patate nell’umido, sono stato colto da un terribile dubbio. Ho pensato che la carta che gettiamo negli appositi contenitori, poi loro la prendono, la lavorano, e ci fanno altra carta. Ci fanno libri, giornali, manifesti e via dicendo. Poi ho pensato che anche con la plastica succede lo stesso: la buttiamo, loro la prendono, la lavorano, e ci si fanno dei nuovi oggetti di plastica. Bottiglie, penne, ruote di pattini e un sacco di altre cose. E anche col vetro stesso discorso. Allora mi sono chiesto se per caso con l’umido che butto ci fanno del cibo nuovo. Bistecche, insalate, profiterole.
Mi pare strano, ma il dubbio rimane.
scemo io che ho cliccato sul link per leggere XD
Eh, oggi come oggi non si sa più cosa cliccare 🙂
Bè, la natura pure con noi morti ci fa del cibo nuovo, tanto per dire… Però mi fido più dei processi della natura che di quelli delle aziende che riciclano. Chissà com’è… … …
La natura sarebbe un’azienda perfetta.
Vorrei conoscere il folle che butta i profiterole.
Tanto torneranno profiterole.