Ho chiesto a un paio di modelli linguistici – cioè uomini che hanno lingue molto belle software che più o meno sanno imitare il linguaggio umano e con cui quindi si possono fare delle chiacchierate senza per forza finire a parlare del caldo – di generare una sequenza di mille numeri casuali compresi tra 0 e 9.
Il primo mi ha risposto “Eccola” e poi una sequenza di circa centotrenta numeri casuali. Il secondo mi ha risposto “Eccola” e poi una sequenza di circa settecentocinquanta numeri casuali.
Questo per dire quanto le macchine abbiano imparato alla perfezione a imitarci, nel nostro indefesso e imperturbabile sparare cazzate.