Mi sa che è cambiato qualcosa, nel cattolicesimo, da quando c’ero anch’io.
(nasci e cresci in una spugna imbevuta di cattolicesimo e a un certo punto ti ritrovi cattolico. Ti pare semplicemente una cosa naturale, oppure l’unica scelta possibile. Ce ne sono milioni messi così, là fuori. Una mattina/si son svegliati, ed erano cattolici. Non si sono nemmeno chiesti se si potesse fare altrimenti. Anche a molti juventini capitava così, adesso più che altro agli interisti. Poi magari te ne rendi anche conto, che non è esattamente così, ma a quel punto chi te lo fa fare di ricominciare tutta la trafila? Per dirigerti dove, poi? Ti tieni il cattolicesimo, lo pratichi il minimo indispensabile per essere un mattoncino della realtà, e sei a posto. Molti fanno in questo modo, è conveniente, è economico, socialmente e intellettualmente. Poi c’è chi ci ripensa e smette di esserlo, cattolico, in vari modi e gradi: da chi semplicemente smette di credere e punto, a chi si fa sbattezzare, a chi s’iscrive ad associazioni di atei o agnostici, a chi diventa rappresentante Herbalife)
Devono aver aggiunto un comandamento, una regola, un qualcosa che dice: tu sei cattolico, e ok, tutto sotto controllo, ma gli altri, quelli che non sono cattolici, ecco, bisogna fargli rispettare il credo cattolico, i suoi assiomi e i suoi teoremi, anzi sarebbe meglio che diventassero proprio cattolici, nel senso di rispettare assiomi e teoremi senza imposizioni, da per loro, che si fa meno fatica, però nel frattempo, con chi ha idee diverse, anche solo un po’ dissimili, bisogna insistere, e tocca costringerli a rispettare quello che dice il cattolicesimo, senza tanti polveroni, perché se è un credo, vuol dire che devono crederci tutti, no?
Non so dove l’abbiano inserita esattamente (di solito si aggiungono dei commi piccoli piccoli in fondo, scritti in piccolo), ma una regola del genere dev’esserci per forza.
Una regola semplice, che dice: tutti devono essere cattolici.
Una regola che costringe moltissimi parlamentari, i quali devono decidere se far entrare finalmente l’Italia nella realtà, a opporsi ai matrimoni e alle adozioni gay, per esempio, ma anche al diritto di ognuno di noi di morire dignitosamente quando ci pare e piace.
Perché tutti devono essere cattolici, evidentemente.
Con la promessa che, appena Dio cambia idea in proposito, sistemiamo tutto.
Non c’è altro da aggiungere se non che dovrebbero fare una legge sul conflitto di interessi anche per i cattolici che entrano in Parlamento. Oppure dichiarare i cattolici anticostituzionali. E lo dico da cattolico.
Non si è riusciti a far bene col conflitto d’interessi materiali, figuriamoci con quelli immateriali.
Mi sa che non è cambiato niente, nel cattolicesimo, da quando c’è.
Sì, hanno tolto la carta da parati.