Succede. Vediamo tutti i giorni una certa cosa, o un certo luogo, o anche una persona, magari più volte al giorno, robe che abbiamo in casa, che maneggiamo, persone che frequentiamo, luoghi che abitiamo o attraversiamo, e non ci accorgiamo di un qualche dettaglio, spesso macroscopico, che poi, all’improvviso, dopo mesi, dopo anni, ci compare davanti per la prima volta, come non ci fosse mai stato, al punto che uno si ferma un attimo anche un po’ stranito, a non averlo visto mai, per tutto quel tempo, e ci si chiede Ma come ho fatto a non accorgermi?
Ecco io vicino alla tastiera ho una pallina da tennis, non l’ho mai usata, nel senso che non ho mai giocato a tennis, non mi ricordo nemmeno esattamente come l’ho avuta, comunque la tengo lì per concentrarmi, ogni tanto la prendo in mano, ci gioco un po’, perché in un telefilm avevo visto che uno faceva così, per concentrarsi, c’ho creduto, non funziona mica sempre, però mi piace tenerla lì, si sa mai.
Be’, oggi, a un certo punto, l’ho presa in mano, l’ho guardata, ho visto quella striscia gommosa che la percorre tutta e la divide in due parti uguali, che non ho idea a cosa serva, e mi sono detto: E questa?
Come Steve Mac Queen! Uguale uguale.
Solo che era da baseball.
Solo che era in una cella.
Solo che lui ce l’aveva presente.
Solo che mi sa che non c’entra niente, vero?
Non ne sono sicuro sicuro.
A me era successa la stessa cosa con uno specchio 😉
😀
Mi presento: non sino furba. Dove lo trovo il “segui” qua? (Seguilapallaseguilapallaseguilapalla)
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C’è. E funziona.
Grazie 🙂
Funziona, pensa te. Non c’avrei mai scommesso.
Non sono neanche dislessica, ma ho un pessimo rapporto col t9 e il “sino” è un “sono”.