Come ogni anno, in questo giorno dedicato alla memoria metto qui un witz, ovvero un motto di spirito, esempio del sempre folgorante umorismo ebraico. Questa, in particolare, è tratta dal libro L’ebreo che ride, di Moni Ovadia:
Tre madri ebree si raccontano di quanto siano amorevoli i rispettivi figli.
La prima dice: «Il mio Joe me lo vuole un bene, ma un bene… che me l’ha comprato qvi a New York un appartamentino proprio che gvarda il Central Park e me l’ha preso un cameriera che io non lo devo fare niente, solo il dolce vita».
La seconda con aria di superiorità dice: «E cosa ce l’è di speciale in qvesto? Il mio Bill me l’ha comprato un villa al Miami Beach con cameriera, gvardarobiera e cuoco! Tutte il settimane viene a trovarmi e anche se qvella pitocca del suo moglie non vuole, lui se ne frega tanto vuole bene al suo mamma!»
La terza guarda le due amiche con commiserazione, poi fa: «Voi qvesto chiamate amore del figli? Cosa lo dovrei io dire del mio Sheldon? Il mio Sheldon! Il mio Sheldon lo paga un doctore psicoanalista qvattro volte il settimana, ogni volta paga lui 100 dollari! E per cosa fa tutto qvesto? Per cosa? Solo per parlare del sua mamma!!!»
Quando un blog ha come sottotitolo “Ridere fa bene alla pelle” è il mio blog! Complimenti affettuosissimi a Mix: più ti leggo, più ti stimo. Eccì mi è piaciuto molto, ad esempio (stento a scriverne perché, da quando l’ho letto, non mi passa l’influenza, il raffreddamento, la bronchite, il mal di gola. SO che non esiste NESSUNA relazione tra questi avvenimenti, ma sono scientificamente scaramantica (anche ossimoroticamente, ça va sans dire!). W MIX mi piace anche esteticamente, mi piace la scritta.
Così però arrossisco! 🙂 Grazie per tutta la lettura che mi dedichi, cercherò di meritarla sempre. E a proposito di Eccì e raffreddori/influenze, è successo anche ad altri. Ovviamente non mi ritengo responsabile 😀