Io ormai non passa giorno che non mi chieda, anche più volte al giorno e nei momenti più disparati, persino in quelli meno consoni, come a colazione, oppure mentre sono alla cassa del supermercato, quando sarebbe meglio stare un attimo attenti al conto e al resto, o anche in quelli più adatti, come quando mi accendo una sigaretta, perché quando ci si accende una sigaretta, in quegli istanti lì, si fanno delle riflessioni che uno che non ha mai fumato non può capire, e comunque in generale lungo tutto l’arco della giornata, compresi qualche volta i primi e gli ultimi attimi di veglia, prima d’addormentarmi o appena aperti gli occhi, se non sia magari il caso di smettere di scrivere.
Il che, almeno credo, è abbastanza naturale.
L’importante, casomai, è che non me lo chiedano gli altri.
In situazioni analoghe ho smesso. Di fumare.
È facile smettere di fumare se sai come chiederlo.
Scusa, potresti smettere di scrivere?
Ora ci penso.
posso consigliare l’alcolismo come valida alternativa.
Oltretutto ho già una discreta preparazione. Ci penso.