La vita, l'universo e tutto quanto Parole Satira

È come in Die Hard, alla fine

Questa storia della mafia capitale mi ricorda un po’ i film della serie Die Hard, quella in cui Bruce Willis, tolti i primi 5 minuti, indossa sempre una canotta insanguinata. Me li ricorda perché se anche a questa vicenda romana togliamo la parte un po’ più epica (la mafia, il fascismo, la politica, come potevano essere nel film l’attacco terroristico, i congegni esplosivi assurdi, gli indovinelli), quello che resta, molto squallidamente, è un mucchio di gente che ha fatto di tutto per riempirsi le tasche di soldi.

E con un po’ di stupore viene da farsi la stessa domanda che John McClane a un certo punto rivolge a Hans Gruber, nel primo film della serie: «E così tutto si riduce a questo, ad una rapina?».

condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *