La vita, l'universo e tutto quanto

Il settimo giorno

Gli uffici marketing delle varie religioni sanno come si fa a convincere la gente, non c’è che dire. Il migliore è quello del Cristianesimo: 2 miliardi e mezzo di clienti sparsi in tutto il mondo. Altro che Apple. Ci sanno proprio fare. Sono stati i primi a capire che lo storytelling era l’arma vincente, e sono stati i primi a sfruttarlo al massimo. La Bibbia, da questo punto di vista, è un capolavoro.

Ovviamente è stato necessario uno sforzo non da poco per ottenere il miglior romanzo-mondo della storia. Prendere semplicemente la tradizione orale e buttarla su carta non sarebbe servito a niente. C’era bisogno di una grande operazione editoriale: un epico lavoro di selezione, di taglia-copia-incolla; anche di riscrittura, dove costretti.

Per esempio (magari ci avete fatto caso), nella creazione del mondo, il settimo giorno, quello del riposo, non vi stona un po’? Voglio dire, stiamo parlando di un ente supremo, infinito nello spazio e nel tempo (e anzi anche al di fuori di questi), onnipotente, onnisciente, onnipresente, capace di creare dal nulla interi universi. E mi venite a dire che dopo 6 giorni di creazione era stanco? Questa cosa del giorno di riposo puzza di editing che si sente lontano un miglio.

E infatti, se uno si mette a cercare le fonti, viene fuori che dio non era per niente stanco, dopo 6 giorni. È che aveva creato praticamente tutto, nell’universo e dell’universo. E non mancava proprio niente. Aveva finito anche coi ritocchi, sistemato le sbavature, limato gli eventuali spigoli taglienti, e l’uomo e la donna stavano iniziando a godersi la creazione, avevano cominciato a interagirci, e sì che era ora di lasciarli fare. Però ormai dio era lì, voleva concludere la giornata, ma non poteva aggiungere nient’altro all’universo, e stava lì ad annoiarsi. Se ne rimase inattivo per un po’, ma da buon creativo non resistette, e alla fine decise di creare qualcosa che non si notasse poi molto, che non modificasse il disegno divino, ma che comunque portasse la sua firma, con un tocco di onnipresenza. Così creò la polvere.

condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *