Anche il primo maggio

Ci sono quei centri commerciali che tu i giorni scorsi ci passavi davanti e vedevi un grande cartello con su scritto “Aperti anche il primo maggio!”, o una roba simile, e si capiva che non era solo un’informazione, e che quella frase aveva un certo tono, che voleva esprimere un vanto, come a dire “Vedi…

800mila

Ieri, al tiggì, ho visto un parlamentare della Lega che, commentando il dato secondo cui dalle coste nordafricane starebbero per partire in 800mila, per raggiungere l’Europa, diceva che sarebbe una catastrofe, e che chissà quante malattie porteranno, e che Angelino Alfano deve dimettersi subito. Cioè, deve dimettersi ancora prima che arrivino. Anzi, prima che partano.

Nemmeno un grazie

Quello che mi ha sempre parecchio stupito, di coloro che mi è capitato di conoscere e che si dichiarano fascisti, o che inneggiano al fascismo, o che sperano in un nuovo regime fascista, è che, se davvero tornasse il fascismo, i primi a sparire, messi da parte, tolti dalla circolazione senza tanto rumore, sarebbero proprio…

Giornata del libro

Quando ho visto che oggi era la giornata mondiale del libro, ho cominciato subito a pensare a qualcosa da scrivere qui. Qualcosa a proposito di libri e lettura. Ci starebbe proprio bene. A volte ne parlo. Oggi, poi, sarebbe stata un’occasione speciale. Solo che la prima cosa che mi è venuta in mente è che…

Il film pasquale

Stavo pensando che la Pasqua, dal nostro punto di vista, è anche, e forse soprattutto, la rievocazione di una serie di eventi molto lontani nel tempo, una narrazione che spesso viene messa in forma di rappresentazione. Insomma una specie di spettacolo teatrale, o di film. Ed è strano, di questi tempi, che un evento di…

Il primo vero uomo nello spazio

Ogni impresa storica è preceduta da una lunga serie di goffi tentativi che di solito si preferisce non raccontare, per evitare brutte figure. A volte, per questioni d’immagine e propaganda, si tace anche dei successi. Per esempio, il primo uomo nello spazio non fu Jurij Gagarin, nel 1961, ma Velimir Balabanov, appena qualche anno prima.…

È che non sono una scheggia

Devo ammetterlo, in certe cose sono un po’ lento. Una di queste è rispondere alle domande. Non domande di routine come “che ora è?”, o “qual è la capitale del Laos?”. Quelle ce la faccio in tempi ragionevoli. Ma alle domande di una certa complessità, che presuppongono un ragionamento, a meno che non abbia già…

I figli dei preti (cvd)

Statemi dietro: in base al SAC (Sistema assiomatico clericale) 1) i preti hanno l’obbligo del celibato, cioè non possono sposarsi. + 2) il sesso non può essere praticato al di fuori del matrimonio. = 3) i preti non possono praticare sesso. Fino a qualche tempo fa da ciò conseguiva il corollario: 3a) i preti non…

Segreti accordi politici

Io, quelli che pensano che per fare politica basti la voglia, l’entusiasmo, la passione, li capisco bene. Anch’io ho sempre avuto una gran voglia di mettermi al pianoforte e suonare Rhapsody in Blue di George Gershwin, o Take the A Train (che è di Billy Strayhorn, ma se è così famosa è merito di Duke…

Paradoxa comicorum

Credo che la comicità, la capacità di scatenare il riso nelle sue varie forme non alimentari, segua una logica un po’ particolare. Ho infatti l’impressione che per far ridere molte persone sia necessario meno impegno che per farne ridere poche. Il che suona paradossale, perché portare dalla tua parte (è anche questo, far ridere, alla…

Tornare indietro

Eravamo scimmie. La cosa non dovrebbe turbarvi, se non siete tra quelli che credono che il mondo sia stato creato più o meno quattromila anni fa, così com’è, con già i parchimetri e i coloranti sintetici. Saremmo scimmie anche adesso, se non avessimo deciso di cambiarci nome nei libri. Homo, ci siamo chiamati. Però eravamo…

Farci su un libro

Ora che è finito sento di doverlo confessare: non ho mai visto Masterpiece. Mi sento come un appassionato di ciclismo che non vede il Giro d’Italia. O un appassionato di omicidi che non vede CSI. Comunque so che adesso ci fanno su un libro. Che però non è la storia di Masterpiece, come uno si…

Da Renzi in poi

Non bisogna sottovalutare la grande opportunità che ci è offerta dal governo Renzi. Esso possiede infatti alcune peculiarità che ne fanno un naturale punto di (ri)partenza per una nuova grande stagione democratica. Innanzitutto non l’ha votato nessuno. Le nostre solite croci ce le siamo tenute, senza apporle su alcuna scheda elettorale. Un classico esempio di…

Il prezzo delle idee (250mila euro)

Ho visto che nel “Codice comportamento per i candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee e per gli eletti al Parlamento europeo”, alla fine, nell’ultimo punto, che s’intitola “Impegno al rispetto del codice di comportamento”, è scritto: Ciascun candidato del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo, prima delle votazioni per le liste elettorali, dovrà…

Referendum per l’indipendenza della provincia di Macerata (e probabile annessione alla Croazia)

Come si fa a non cogliere l’occasione? Nell’aria c’è così tanta voglia d’indipendenza e d’indipendentismo, di secessione e di secessionismo, di referendum e referendumismo, che tanto vale mettersi in coda, aspettare il proprio turno e tentare il colpaccio. E ora, dopo Crimea e Veneto, è la nostra ora, l’ora della provincia di Macerata. Vi chiedo…

Autodeterminator

  Ho letto che in Ucraina, tra i candidati forti delle prossime elezioni del 25 maggio, ci sono: il magnate dei media Pyotr Poroshenko, l’ex campione di boxe Vitali Klitchko e il leader nazionalista Oleg Tyagnibok. Che magari son bravissimi eh.        

Lavoisier contro la burocrazia

Antoine Lavoisier, di cui Lagrange disse «È bastato solo un attimo per tagliargli la testa, e cent’anni potrebbero non bastare per generarne un’altra pari alla sua», finì ghigliottinato l’8 maggio del 1794. Cosa che in Francia, a quei tempi, non era poi così inusuale. Prima di finire in un cesto separata dal corpo, la testa…

Renzo la scheggia

Che le faccine “come ti senti dopo aver letto quest’articolo” del Corriere online abbiano qualcosa d’inquietante è fuor di dubbio. Riesce però difficile non apporre il bollino “indignato” leggendo delle spese pazze fatte dai politici lombardi qualche tempo fa. Spese fatte a carico dei cittadini, ovviamente, con soldi pubblici. Nonostante ciò non dobbiamo cadere nella…