La vita, l'universo e tutto quanto Satira

Facebar

Ma anche questa cosa che si sente dire spesso, che si legge in articoli e analisi, e la si ripete continuamente come fosse un dato di fatto, quando si parla di Internet e del suo impatto sulla società, e cioè che, prima che esistessero i social network, uno al massimo poteva andare al bar, trovarsi davanti quei 4 o 5, e lì fare il suo discorso, il suo sfogo, buttar lì la sua opinione come più gli piaceva e pareva, senza argomentare, senza dati, per sentito dire, generando, anche solo in conseguenza della posizione spaziotemporale, la classica chiacchiera da bar, e che invece oggi, questa gente qui, non va più mica al bar, a fare le chiacchiere, si siede invece davanti al PC, davanti al tablet o sta in piedi al telefono, e quella diceria, quella chiacchiera, quella riflessione buttata là, quell’opinione non supportata, quella cazzata, fondamentalmente, la scrive su Facebook, e su Facebook invece di quei 4 o 5 del bar ha davanti una platea di milioni di persone, perché possono leggerla o ascoltarla più o meno tutti in tutto il mondo, come fosse una scritta in cielo, come provenisse da un megafono da un biliardo di watt.

Solo che poi, di solito, di quel centinaio-migliaio di amici che abbiamo su Facebook, tolti gli account commerciali che ancora tengono duro con un profilo personale, un terzo sono account fasulli per farsi i cazzi altrui o rimorchiare, un terzo sono ex commilitoni o ex compagni dell’università o persone con cui avete condiviso mezza giornata di sport o hobby preferito due anni fa e a cui vi siete sentiti in dovere di chiedere l’amicizia perché oggi come oggi si fa così (tutta gente che comunque si ricorda appena di voi e che non ha come priorità quella di sapere come la pensate sui gatti in bottiglia o sui rapporti tra la Monsanto e gli alieni), un terzo sono gli amici del bar. E siccome Facebook funziona come funziona, e col suo algoritmo, servendosi dei vostri like e dei vostri commenti e dei vostri consigli seleziona cosa farvi e non farvi vedere, perché d’informazione ce n’è troppa e tutta è impossibile da, e con gli altri fa ovviamente la stessa cosa, e quindi voi, coi vostri post, poco interagenti, filtrati, messi da parte, sparite dalle bacheche di molti di quel centinaio-migliaio, alla fine di tutto, a conti fatti, quel post che avete messo su alle 14.35 scagliandovi contro l’olio di palma, che è una vergogna davvero, quel post che poteva avere centinaia di milioni di lettori in tutto il mondo, alla fine, se andavate a dirlo al bar, ai soliti 4 o 5, lo ascoltava più gente.

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