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Se per le auto funzionasse come per i software

Andremmo dal concessionario e sceglieremmo un modello.

Un modello base, molto spartano.

Con solo il sedile del guidatore. Tre marce, non di più. Una sola portiera. Il cristallo anteriore e basta. La freccia solo a sinistra. Un solo faro, anabbagliante. Frizione e acceleratore, il freno no. Nessuna verniciatura, pochissimi cavalli, un serbatoio che basta per farci 20-25 chilometri.

Prenderemmo l’auto e ce la porteremmo a casa gratis.

E il concessionario ci chiamerebbe una volta a settimana, o ogni quindici giorni, chiedendoci se c’interessa il modello a pagamento, che ha tutti i sedili, cinque marce, o sei nella versione premium, frecce per entrambe le direzioni, tutti i fari, il freno, il colore che più ci piace, un centinaio di cavalli almeno, autonomia per 800 chilometri.

E noi saremmo liberi di dirgli che magari ci pensiamo ancora un po’.

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