La vita, l'universo e tutto quanto Parole

Il problema di leggere

 

A un certo punto oggi ho scoperto che era la giornata mondiale del libro (e del diritto d’autore, solo che questa seconda parte non la dice nessuno perché sennò poi la gente pensa Ah be’ se è anche del diritto d’autore non sono mica sicuro di festeggiare).

Così sono andato sul sito della Treccani ma mi sa che stanno facendo degli aggiornamenti quindi niente, sono andato su Wikipedia.

E ho scoperto che la giornata mondiale del libro (e del diritto d’autore) si tiene oggi perché il 23 aprile, nel 1616, morirono tre scrittori importantissimi: Cervantes, Shakespeare e de la Vega (per Shakespeare però non è proprio verissimo, che morì quel giorno).

Di questi tre scrittori importantissimi, mi sono reso conto, ho letto pochissimo. Shakespeare giusto qualcosa, tanti anni fa. De la Vega, devo dire, non lo conoscevo proprio. Giusto per sentito nominare, ma nemmeno tanto. Di Cervantes ho iniziato a leggere quel pilastro della letteratura che è il Don Chisciotte solo qualche giorno fa.

Ma fossero solo loro. Ho letto pochissimo se non addirittura niente di così tanti scrittori importanti, che solo a pensarci mi vergogno. I russi, per dire, mi mancano quasi tutti. Oppure, di certi italiani fondamentali, ho letto giusto l’opera per cui saranno ricordati nelle quarte di copertina. E non parliamo poi dei minori, come chiamano quegli scrittori che non hanno il nome nel capitolo, ma nel paragrafo. Diomio, ho letto così poco.

Eppure leggo. Non dico tanto, che tanto con i libri vuol dire leggere sempre, ogni istante della vita, da quando s’iniziano a riconoscere le lettere fino a quando gli occhi non si chiudono sulla pagina per l’ultima volta. Leggo parecchio, questo sì. Ma non basta.

Non se ne viene a capo, coi libri. Non si riesce. Ho una lista con dentro tutti quei titoli che mi hanno incuriosito, che mi hanno consigliato, di cui ho letto un giudizio, un parere. La lista dei libri da leggere. Anche solo quella copre già diversi anni di letture. E quasi sempre compro senza consultarla. E ogni tanto aggiungo un titolo. Si allunga, invece di accorciarsi. Tolgo un titolo nel frattempo ne ho messi tre.

Non so come fare. Non ce la farò mai.

Allora mi sa che ha ragione quel conoscente che ho incontrato prima, in libreria, che mi ha detto Niente, qui l’unica è reincarnarsi.

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7 commenti

  1. Mi ritrovo nella stessa ed identica situazione. Ho una wish list lunghissima e normalmente compro altri titoli rispetto a quelli che mi ero promesso di comprare. Leggo troppo poco rispetto a quello che mi propongo di fare. E concordo con Clara, il problema è che ci sono anche i blog (se guardo quanti feed non ho ancora consultato, mi viene male…) e i giornali.
    Dilatazione temporale, questa sconosciuta…

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