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Una nuova e migliore teoria sui lavori in corso

È ormai cosa risaputa che alla presenza di un cantiere stradale corrisponda sempre e invariabilmente quella di un piccolo capannello di anziani, osservatori attenti e instancabili delle varie fasi dei lavori in corso. Questi omarelli, perlopiù pensionati erranti alla ricerca di modi per riempire l’ex tempo lavorativo, si autoeleggono organismo di controllo di metodi e procedure adottati nei cantieri, il che li porta quasi sempre a essere, oltreché spettatori, anche solerti suggeritori di tecniche e soluzioni alle varie maestranze presenti.
Detto ciò, non essendoci evidenze tali da escludere che sia la presenza degli anziani a precedere quella dei lavori in corso, si vuole qui proporre un’ipotesi alternativa: è la presenza degli omarelli a generare i cantieri stradali. In buona sostanza, ogni volta che un raggruppamento di anziani raggiunge una massa critica, viene avviato un cantiere. Sebbene – mi rendo conto – si configuri qui un cambio di paradigma non meno traumatico di quello già occorso col sistema copernicano, vorrei far notare che questa ipotesi ha il vantaggio di spiegare per quale motivo i lavori in corso compaiano all’improvviso, e in luoghi assolutamente casuali.

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4 commenti

  1. La teoria è corretta, ma una delle prove fondanti della stessa è proprio la non-casualità del luogo: infatti nelle vicinanze del cantiere si trova sempre un’osteria e/o una farmacia .

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